Nella Sala Paral-lel 62: concerto in diretta dal braccio della morte

Nella Sala Paral-lel 62: concerto in diretta dal braccio della morte

Nell’ambito dell’Irídia Fest, il nuovo festival dei diritti umani e della cultura, si terrà un concerto dal vivo dal braccio della morte negli Stati Uniti.

In questa prima edizione del festival, che si svolgerà il 2 e 3 febbraio presso la Sala Paral-lel 62, giovedì 2 febbraio verrà presentato al pubblico un album registrato (Freedom First) tra il musicista catalano Albert Marqués e il condannato a morte afroamericano Keith LaMar.

LaMar è stata in prigione per più di tre decenni sapendo che la sua vita non aveva futuro. Nel 1993, una giuria interamente bianca lo condannò a morte in un processo poco chiaro.

Vedendo che i suoi giorni di vita sono forzatamente contati, ha voluto che la sua storia non fosse dimenticata e che raggiungesse Barcellona grazie a Freedom First.

Questo album è stato registrato tra il musicista catalano Albert Marqués e Keith LaMar, il poeta giustiziere. È il primo album mai registrato dal braccio della morte.

Concerto dal vivo dal braccio della morte

Come sarà il concerto?

Il concerto di presentazione dell’album Freedom First, nell’ambito dell’Irídia Fest, sarà presentato in quintetto. Albert Marquès al pianoforte, Keith LaMar stesso al telefono che recita poesie dal carcere, Manel Fortià al contrabbasso, Erin Corine alla voce e al flauto e Marc Ayza alla batteria.

Il concerto, attraverso la musica e le parole dal vivo dello stesso Keith Lamar, sarà un’esperienza emotiva e sensoriale volta a riflettere sulla libertà attraverso la poesia e il jazz.

Il festival è nato dall’esigenza di riflettere sull’importanza di dimostrare che esistono alternative collettive e forti alla radicalizzazione dell’odio e del razzismo. Il tutto attraverso la generazione di spazi di connessione, arte, comunità e celebrazione.

Gli inizi di Freedom First

L’iniziativa è iniziata nel 2020 con una serie di concerti che hanno coinvolto decine di musicisti nelle strade di New York durante le proteste di Black Lives Matter, subito dopo l’uccisione di George Floyd da parte della polizia.

Questi accordi jazz hanno aiutato LaMar a sopravvivere per decenni come artista solista, parlando in diretta al telefono tra una canzone e l’altra.

L’iniziativa fa anche parte della campagna “Giustizia per Keith LaMar”, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pena di morte e, soprattutto, a impedire l’esecuzione dello stesso LaMar.

Irídia è un’associazione che opera in Catalogna e che promuove e difende i diritti umani, in particolare quelli politici e civili.

Ulteriori informazioni sul festival e sui biglietti sono disponibili al link del sito web.