L’azienda di Barcellona promuove terapie fisiche e mentali con la realtà virtuale

L'azienda di Barcellona promuove terapie fisiche e mentali con la realtà virtuale

La startup Amelia Virtual Care, con sede a Barcellona e sostenuta da Sabadell Asabys, ha annunciato la fusione con la statunitense XRHealth per diventare leader globale nello sviluppo di terapie fisiche e mentali con la realtà virtuale.

Questa fusione, che è soggetta all’approvazione degli azionisti di entrambe le società, è stata guidata da Asabys Partners, uno dei principali partner di Amelia Virtual Care, con Sabadell Venture Capital come azionista.

Xavier Palomer, fondatore e presidente di Amelia, sottolinea che questa fusione darà vita a un nuovo gruppo con un fatturato di oltre 7 milioni di dollari. Darà lavoro a 90 persone, 60 delle quali fanno già parte di Amelia.

Il gruppo avrà sede a Boston (USA), Barcellona e Tel Aviv (Israele).

Si prevede che più di 2.500 medici utilizzeranno i suoi prodotti terapeutici dirompenti in tutto il mondo, eseguendo più di 500.000 trattamenti di realtà virtuale per circa 25.000 pazienti entro la fine dell’anno.

Palomer afferma che sta nascendo un’azienda leader che dovrebbe dominare il mercato delle soluzioni deep-tech per il trattamento delle malattie nel prossimo decennio.

Inoltre, esiste la possibilità che il nuovo gruppo venga quotato al Nasdaq in futuro.

Terapie fisiche e mentali con la realtà virtuale

Guillem Masferrer, senior partner di Asabys Partners, sottolinea che questa fusione è una delle più grandi operazioni avanzate nel settore dell’healthtech in Europa.

Egli sottolinea l’importanza di Barcellona nella creazione di un’azienda leader a livello mondiale con una tecnologia dirompente che porterà benefici a molti pazienti.

Amelia Virtual Care ha sviluppato una piattaforma software avanzata per il trattamento delle malattie mentali utilizzando occhiali per la realtà virtuale ed estesa.

Finora hanno commercializzato questa tecnologia a più di 2.000 clienti in 30 paesi, tra cui medici, psicologi e ospedali.

Queste istituzioni pagano un abbonamento mensile per accedere alle immagini utilizzate durante le sessioni di terapia, che di solito durano tra i 15 e i 20 minuti.

Il 65% delle entrate di Amelia proviene dagli Stati Uniti, dove ha clienti come la Army Veterans Association.

La piattaforma Amelia Virtual Care

Offre 140 ambienti virtuali e contenuti terapeutici progettati per trattare un’ampia gamma di patologie: ansia, depressione, dolore, ADHD, fobie e disturbi alimentari, tra le altre.

Palomer descrive la sua piattaforma come “un Netflix per i professionisti della salute mentale” e sottolinea l’enorme potenziale della Virtual Reality Exposure Therapy (VRET).

L’obiettivo è raddoppiare il fatturato ogni anno.

Secondo Palomer, sebbene la realtà virtuale sia una tecnologia nuova, è supportata da oltre 30 anni di ricerca scientifica.

La creazione di un leader mondiale nelle terapie di realtà virtuale ed estesa fornirà agli operatori sanitari strumenti più avanzati ed efficaci per trattare un’ampia gamma di malattie mentali e fisiche.